Si ascoltavano senza parlare

Era stata una bella serata tra amici, una di quelle in cui si sta seduti sul muretto del parcheggio a parlare, scherzare e fare battute. Il bar era a pochi passi: c'era chi aveva preso una birra e chi un gelato. Era appena iniziata l’estate e l’aria era piacevole, senza una nuvola: chi alzava gli occhi al cielo vedeva un firmamento da cartolina.

La serata stava volgendo al termine. Qualcuno aveva già salutato, mentre chi era rimasto si godeva la quiete.

Gaia era seduta con i piedi appoggiati sul muretto, le ginocchia strette tra le braccia e il mento poggiato sui polsi. Indossava un paio di Converse classiche, jeans attillati e una maglietta beige. Lo sguardo era perso nel vuoto, gli occhi quasi chiusi — cominciava a sentirsi stanca.

Alle sue spalle, Alessio. Anche lui seduto, ma rivolto nel verso opposto: dava le spalle a Gaia e fissava il cielo davanti a sé. Indossava una maglietta nera dei Nirvana, con la copertina di Nevermind, comodi pantaloni con tasconi laterali e un paio di Dr. Martens, le stringhe slacciate. Era stato lo sfottò della serata, con Gaia che non aveva perso occasione di prenderlo in giro, chiedendogli in tutti i modi se quegli stivaletti non gli facessero caldo. La cosa lo aveva divertito: in fondo, Alessio non si arrabbiava mai.

In piedi, a pochi passi da loro, c’erano Luca e Matteo, parlavano tra loro con tranquillità. Il momento di urli e schiamazzi erano finito, chi voleva parlare poteva farlo senza alzare la voce. Ma sia Gaia sia Alessio sembravano ignorare tutto; le parole degli amici erano solo un brusio lontano. Erano in silenzio, si ascoltavano senza parlare.

Alessio era contento di sentirla vicina. Sapeva che se avesse appoggiato la schiena a quella di Gaia, lei si sarebbe allontanata — ne era certo. Ma così com’erano andava bene. Era tutto perfetto, e non avrebbe cambiato nulla pur di non rompere quel momento.

Era uno di quei momenti in cui si sa che è ora di salutare, ma si aspetta. Entrambi aspettavano senza dirselo — ancora cinque minuti per godersi quel frammento di silenzio.

"Grazie per la serata, mi fai sempre bene..." - Gaia lo disse solo per Alessio, lo disse sussurrando, anche se Luca e Matteo erano troppo impegnati nel loro discorso per sentire. Era raro che Gaia si lasciasse andare a un complimento, e per Alessio fu anche meglio di un abbraccio.

"Ciao a tutti, ragazzi..." - e così dicendo Gaia si alzò dal muretto e prese la via di casa.

Alessio scese subito dopo. Non ricordava nemmeno cosa avesse risposto, o se avesse risposto.

Luca e Matteo salutarono in coro: "Ciao, Gaia!"

Con il sorriso stampato sul viso Alessio salutò gli amici e prese la sua strada.

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