Una delle sue sette vite
Pepe aveva deciso di giocarsi una delle sue sette vite, piazzandosi proprio davanti alla porta di Lara. La conosceva da tutta la sua vita, quasi quattro anni ormai. Possibile che ancora non sapesse che lei, ogni mattina, usciva dalla stanza a razzo, lanciandosi nel buio lungo il corridoio che portava alla scala? O forse lo sapeva benissimo, ma semplicemente non gli importava. Perché Pepe era un gatto, e i gatti, si sa, fanno solo quello che vogliono loro. Ed eccolo lì, centrato in pieno dal piede di Lara, che sbuca fuori di corsa senza nemmeno accorgersi di lui. Un attimo dopo, sta già rotolando giù per le scale. Fosse stata una partita di football, quel calcio sarebbe valso una meta perfetta. — Pepe, che ci facevi lì in mezzo?! Ma non c’era tempo di preoccuparsi. I gatti cascano sempre in piedi, no? Sicuramente non si era fatto niente. Lara, invece, doveva correre. Non aveva nemmeno fatto colazione, doveva ancora lavarsi i denti e poi filare alla fermata del bus. Il professore di...