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Visualizzazione dei post da maggio, 2025

La notte, il corridoio e il vichingo

La faccenda era seria. Doveva alzarsi, raggiungere la porta della camera, fare pochi passi nel corridoio e arrivare al bagno. Lì sarebbe stato salvo. Salvo fino al momento di tornare indietro. Perché ovviamente non poteva dormire in bagno dopo aver fatto quello che doveva fare. E l’urgenza era tanta. Nessun bisogno di accendere la luce. Dalla vetrata smerigliata della porta d’ingresso entrava la luce della Luna. Bastava per muoversi. Ma i problemi c’erano. Sotto il letto, qualcosa. Qualcosa di oscuro. Non aveva mai capito cosa fosse, ma se faceva un passo veloce verso la porta, non lo vedeva. E se non lo vedeva, quello non lo prendeva. Era sempre riuscito a scamparla. Ce l’avrebbe fatta anche stavolta. Poi c’era il corridoio. Il vichingo. O qualsiasi cosa fosse quel tipo corpulento che appariva appena si metteva piede fuori dalla stanza. Partiva dalla porta d’ingresso e correva lungo tutto il corridoio. Muscoloso, forse con un’ascia — anche se su questo non era sicuro. Non aveva mai gu...